di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 Ore, 20 giugno 2022, p. 23
Le dichiarazioni rese nell’ambito del procedimento di collaborazione volontaria, pur avendo valore confessorio, non assurgono a presunzione idonea a giustificare un accertamento, se la pretesa non è adeguatamente provata. È quanto affermato dalla Ctp di Savona con la sentenza 168/1/2022.